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letteratura russa

Vladimov, “Tre minuti di silenzio”

GEORGIJ VLADIMOV – “Tre minuti di silenzio” – Jaca Book

“Uscii. M’arrestai sotto alla torretta. L’acqua riluceva come scaglie di pesce, si riversava dal getto di prua e lontano lontano, al di là dei mari incantati, baluginavano i focherelli delle Lofoti. L’aria era ebbra e selvaggia, come pregna di alcool. Come si fa a sapere, pensavo, quando arriva quel giorno in cui all’improvviso si capisce che è troppo tardi, che la vita ti è sfuggita?”

E’ molto bello questo libro, bello e generosissimo, un libro sul mare, sul tempo e sul silenzio che ti conduce in un viaggio interminabile, avventuroso e pericoloso, a bordo di un peschereccio in navigazione nei mari dell’Atlantico del Nord all’inseguimento dei banchi di aringhe. E’ naturale aspettarsi da un libro del genere che questo mare che pervade ogni pagina e che è teatro di vicende e sentimenti sia una metafora della vita e del destino dell’uomo. La letteratura in fondo ci ha abituato a questo, soprattutto la grande letteratura.

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