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letteratura austriaca

Broch, “I sonnambuli”

HERMANN BROCH – “I sonnambuli” – Mimesis

Vol.I: “Pasenow o il romanticismo”

“Innalzare il terrestre all’assoluto è sempre romanticismo.” (Hermann Broch)

Vol.II: “Esch o l’anarchia”

“Senza ordine nei registri non c’era ordine neppure nel mondo”

(Hermann Broch)

Vol.III: “Huguenau o il realismo”

“In un mondo assolutamente razionale non c’è sistema assoluto di valori, non ci sono peccatori, al massimo esseri nocivi.”

(Hermann Broch)

“E’ vero che anche la creazione letteraria ha i suoi punti oscuri. Sebbene non sia sicuro che il tormento esteriore possa pregiudicare la qualità (cosa ingiustificata), tale angoscia ha un fondamento più profondo: scrivere un’opera letteraria è voler ottenere la conoscenza per mezzo della forma e una nuova conoscenza non può essere colta se non attraverso una forma nuova. La letteratura che non apporta una nuova conoscenza perde il suo vero significato, diventando necessariamente un prodotto di qualità inferiore, ed è perciò meglio (per delle ragioni intrinseche come estrinseche) dispensarsene dal farla. “I sonnambuli” e il dramma sono le prime tappe sulla via della conoscenza irrazionale, che è appunto conoscenza per mezzo della forma e, a dire il vero, ho paura della prossima tappa. Forse ho paura anche dell’irrazionale in quanto tale che viene sempre più alla luce, ma, a guardare le cose dall’esterno, ho paura che ciò sia una strada che allontana sempre più dalla forma convenzionale, e dunque anche dalla forma che si può vendere. E, lei lo sa bene, io sono comunque obbligato a guadagnare. E’ vero che la conoscenza razionale e in particolare la logica matematica, che nel frattempo continuo a praticare, non mi farà entrare in cassaforte molte ricchezze. Così continuo a scrivere, ma pieno di timore.” (H. Broch, dalla lettera alla signora D. Brody, Vienna, 25 novembre 1932)

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