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letteratura russa

Černyševskij, “Che fare?”

NIKOLAJ GAVRILOVIC CERNYSEVSKIJ – “Che fare?” – Garzanti

Černyševskij appartiene al gruppo degli intellettuali democratici russi che, nella seconda metà del 1800 a Pietroburgo, in contrasto con la politica riformatrice dello zar Alessandro II, si riuniscono intorno alla rivista “Il contemporaneo”, fondata da Puskin, ed iniziano a diffondere quelle idee liberali che aprono la via alla rivoluzione. Černyševskij, considerato il dirigente del movimento rivoluzionario, fonda nel 1861 a Pietroburgo la società segreta “Terra e libertà”, viene arrestato e recluso nella fortezza di Pietro e Paolo dove, fra il 1862 e il 1863, scrive il suo primo romanzo, “Che fare?”. Il romanzo nasce dunque con un intento chiaramente propagandistico, come romanzo a tesi, per sostenere, illustrare e diffondere quelle stesse idee per le quali il suo autore sta pagando con la prigionia. D’altra parte, Černyševskij considera la letteratura come uno strumento che può servire a risvegliare la coscienza del popolo russo, perché è proprio in essa che si concentra la vita intellettuale del suo paese. Essendoci un rapporto diretto fra la letteratura e la vita, quest’ultima può essere una forza che dirige lo sviluppo della vita collettiva.

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