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letteratura austriaca

Peter Handke, “Prima del calcio di rigore”


PETER HANDKE – Prima del calcio di rigore – Feltrinelli

prima del calcio di rigore“Di colpo tutto ciò che lo circondava gli riusciva insopportabile. Si chiese se si fosse svegliato proprio perché a un determinato momento, cioè poco prima dell’alba, tutto diventava di colpo insopportabile. Il materasso su cui giaceva era avvallato, gli armadi e i cassettoni stavano a grande distanza contro le pareti, il soffitto sopra di lui era insopportabilmente alto. C’era tanto silenzio nella stanza semibuia, fuori nel corridoio e soprattutto fuori sulla strada, che Bloch non ce la fece più. Una violenta nausea lo afferrò”.

L’ansia del portiere, la sua paura prima del calcio di rigore, a questo allude il titolo originale di un romanzo con il quale Handke stravolge, declinandolo con modalità del tutto inedite, un racconto che all’apparenza potrebbe ascriversi al genere poliziesco, o meglio, al thriller. E’ una questione di sguardo e quello dello scrittore austriaco è sempre esageratamente aperto sulla realtà, con una visione talmente nitida da renderla estraniante, ma anche esageratamente attento a cogliere le tracce di quella oscurità interiore che rende il vivere enigmatico e inquietante. “Quei suoi occhi da poeta, da mistico, da fantasma, da angelo sullo spettacolo fuggevolissimo ed eterno del mondo”, per usare alcune delle parole che gli dedica Chiusano in “Literatur”.

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