HEINRICH MANN, “L’angelo azzurro”, Newton Compton editori
“Una cosa è certa: chi riesce a raggiungere le vette più alte è uno che conosce bene anche i più impenetrabili abissi”
Che cosa succede quando un risibile pupazzo viene catturato dai demoni dell’odio e dell’amore e trasformato nel protagonista di un dramma, personale e sociale. Una grande capacità di scrittura, un grande dominio del ritmo. La famiglia Mann non delude, mai.
“Il suo amore, che egli doveva ferire ogni giorno per nutrire il suo odio, trasformava quest’odio in una febbre sempre più insana. Odio e amore si scambiavano follia, lussuria e spavento. Unrat godeva la visione tanto vagheggiata di un’umanità stremata e implorante misericordia, di quella città desolata che cadeva in pezzi, di un fiume d’oro e di sangue che si disperdeva tra le ceneri del mondo che muore.”