ADAN ZZYWWURATH – “Diario della letteratura perduta” – Manifestolibri
Ho conosciuto Adàn Zzywwurath, pseudonimo di Franco Porcarelli, per aver letto di lui e del suo libro in quella collezione ordinata e catalogata di scrittori che è “I demoni e la pasta sfoglia” di Michele Mari. Qui si parla di un talento narrativo lussuoso e di letteratura fantastica allo stato puro. L’edizione in mio possesso (il libro non è di facile reperibilità) comprende sia “Il matrimonio del mare e dell’inferno” che la raccolta di racconti “Diario della letteratura perduta”. Il romanzo si colloca all’interno della tradizione della narrativa di mare, anzi, come dice Mari, testimonia “un consenso quasi religioso ai topoi della narrativa di mare”, non solo traendo spunto dai contenuti classici dei romanzi di Conrad, Stevenson, Melville e Verne, ma ricreandone anche ambientazioni ed atmosfere. Non mancano incursioni nei territori dell’orrore che suggeriscono debiti dai mondi letterari di Poe e di Lovecraft.