JOSÉ LEZAMA LIMA – Paradiso – Einaudi
“Cemí è un habanero del centro della città, che ha sufficiente tempo libero per girare molte volte attorno a ogni cosa, per insignificante che possa essere. È asmatico, la sua ingestione anormale dell’aria lo fa stare sempre teso, come in agguato, tende a collocare tutto sulla scala di Giacobbe, tra cielo e terra come i semidei. La sua faccia ha qualcosa di strano, una tristezza ironica, sembra dire, tutto può arrivare alla grandezza, ma tutto è una miseria, cosa vogliamo farci”.
José Cemí, eteronimo di José Lezama Lima, solo apparentemente protagonista di una autobiografia, è in realtà una emanazione letteraria dotata della capacità di suscitare, sostenere ed espandere un processo creativo che, radicato nella memoria, si ramifica, attratto da ogni possibile lontananza, innamorato di ogni insondabile profondità, instancabile ricercatore di impossibili sfide intellettuali. “Paradiso” è un libro dotato di un non comune fascino esotico, e non certo solo per il suo radicamento nella cultura cubana, quanto per il suo essere gloriosamente altro rispetto ai canoni letterari più ambiziosi; per la naturalezza con cui la sterminata cultura del suo autore diviene materia narrativa, a tratti addirittura disperante perché rappresenta per il lettore una sfida, ad altissimi livelli, sfida alla comprensione, certo, ma anche richiamo a seguire le mille sollecitazioni che propone. E ancora per il ritmo contraddittorio di una scrittura che induce contemporaneamente all’impeto e alla sosta: la sterminata materia narrativa che sostiene procede infatti come un fiume in piena e assume il suo senso più profondo proprio da una natura multiforme, in un certo senso esplosiva, da quel suo disperdersi in mille rivoli attraverso spazi e tempi, ma tutto ciò che trascorre sotto gli occhi del lettore possiede una tale intensità, una tale ricchezza di riferimenti letterari, filosofici, storici, artistici, che ogni pagina meriterebbe una sosta, perché ogni pagina è apertura ad altro e indicazione di un nuovo percorso.