ADALBERT STIFTER – “Cristallo di rocca” – Adelphi
Chiudendo il difficile cerchio dell’armonia.
Si avverte dietro queste righe un lavoro assiduo di ripulitura, di revisione , di riduzione. Perchè quello che Stifter ci mostra è un mondo innocente e quindi, pur nella presenza imponente della natura, innaturale. Come diceva Hofmannsthal, nei boschi di Stifter è assente la vipera del male. Si procede nella lettura temendo quasi che inavvertitamente tutto si trasformi in una melensa favola natalizia. E alla fine ci si accorge che in realtà ogni parola possiede la misura del grande stile.