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letteratura russa

Gogol’, “Racconti di Pietroburgo”

NIKOLAJ GOGOL’ – “Racconti di Pietroburgo” – Adelphi

 Un barbiere si sveglia di buon’ora, si alza dal letto, spezza il pane appena sfornato, vi scorge dentro “qualcosa di biancheggiante”: un naso. Prende così avvio uno dei racconti più celebri della letteratura di tutti i tempi, affiancato in questa raccolta da altri quattro, non meno significativi e famosi: “Il ritratto”, dove un dipinto porta con sé, nel trascorrere degli anni, tutto il male che era nell’animo del personaggio rappresentato; “La Prospettiva”, storia di incontri e di passioni fatali o fugaci sullo sfondo mutevole, e talora inquietante del Nevskij Prospekt; “Il giornale di un pazzo”, diario di un uomo solo e del suo precipitare nella follia; “Il mantello”, dramma di un povero impiegato che subisce il furto del cappotto nuovo, acquistato costringendo una vita già misera a ulteriori, patetiche, restrizioni.