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letteratura russa

Apuchtin, “L’archivio della contessa D**”

ALEKSEJ APUCHTIN – “L’archivio della contessa D**” – Sellerio

Partiamo dalla struttura, perché questo breve romanzo epistolare, scritto da Apuchtin nel 1890, colpisce subito il lettore per la sua “arguzia” compositiva: è costituito da cinquantaquattro missive (soprattutto lettere, ma anche telegrammi e biglietti) provenienti da nove mittenti diversi che, nello spazio di circa un anno, si rivolgono tutti ad un’unica destinataria, la contessa Ekaterina Aleksandrovna D., la quale risponde regolarmente a tutti, senza che il lettore abbia la possibilità di leggere le sue parole, che può solo intuire dal tono delle missive successive. Sì, perché questo libretto non è propriamente un epistolario, ma l’archivio segreto della contessa, nel quale la nobildonna custodisce sotto chiave la sua corrispondenza per evitare che, e ben presto il lettore ne scoprirà il motivo, occhi estranei possano accedervi. Un arguto stratagemma che contribuisce a ridare vita e vivacità ad un genere letterario noto e consolidato alla fine dell’Ottocento e, nello stesso tempo, a predisporre il lettore ad avvicinarsi con uno sguardo divertito alla società che rappresenta.

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