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letteratura italiana

Mario Giacomelli, “La figura nera aspetta il bianco”

MARIO GIACOMELLI – La figura nera aspetta il bianco – contrasto

giacomelli-figura-nera“Il nero e il bianco, quasi una scrittura leggibile, distruggono in parte il realismo che la fotografia potrebbe avere. Nelle mie immagini non c’è niente di astratto, ma solo l’essenziale”.

Il bianco abbaglia e il nero ferisce, sempre, in ognuna di queste bellissime foto. Perché Giacomelli è drammatico ed eccessivo, invadente e impietoso. Affronta di petto il suo soggetto, affonda nel suo soggetto, lo apre come se lo squartasse per giungere nei suoi anfratti e catturarne l’anima. La figura nera aspetta il bianco perché il bianco sommuove e sollecita; il bianco aspetta il nero per incarnarsi in una forma ed assaggiare la vita. In entrambi i casi l’effetto è drammatico, ma di una sorta di dramma malinconico, che non assomiglia ad un urlo, ma ad una canzone triste, conosciuta fin troppo bene. Forse perché gli artisti usano lo tristezza e il dolore per consolare il dolore degli altri.

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