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letteratura austriaca

THOMAS BERNHARD, “Sulla terra e all’inferno”, Crocetti editore

Traduzione di Stefano Apostolo e Samir Thabet

Postfazione di Franz Haas

Con questa raccolta di liriche, pubblicata per la prima volta a Salisburgo nel 1957 e uscita in Italia nel 2020 con la traduzione di Stefano Apostolo e Samir Thabet, si risale alle origini della poetica di Bernhard e, a ben vedere, anche a quelle della sua prosa e della sua drammaturgia. E non sono certo quelle origini dallo stesso autore tanto rinnegate al punto da cantarne l’estinzione con il suo ultimo celebre romanzo, quanto quelle destinate ad avere una florida, dolente, caustica e personalissima fioritura in una produzione letteraria di indubbio valore, punto di riferimento e insieme pietra di paragone per i lettori ed estimatori dello scrittore austriaco.

Con questa raccolta un giovane Bernhard ventiseienne si avvia infatti in modo definitivo alla scrittura, anzi, forse si arrende ad essa, cerca le strade sulle quali avventurarsi per misurare la forza di quella parola che inizia ad intravvedere come un destino, scomodo, esigente, ma difficilmente evitabile, ma anche come un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi e un modo per sentire di esistere.

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