Categories
letteratura tedesca

Johnson, “Schizzo di un infortunato”

UWE JOHNSON – “Schizzo di un infortunato” – SE

“Non è tempo per storie in prima persona”

Un avvicinamento. Riscontri, riconoscimenti e suggestioni. Questo libro rappresenta il mio personale avvicinamento all’opera di Uwe Johnson, o meglio, al pianeta Johnson, data l’importanza che la sua immensa tetralogia, “I giorni e gli anni”, riveste nella letteratura tedesca del secondo dopoguerra. Un avvicinamento ricco di riscontri e di suggestioni. La prima nasce dalla bellissima foto riportata in copertina, che ritrae l’autore seduto in completa solitudine sullo sfondo di una brughiera, in una posa e in un atteggiamento che, inevitabilmente, mi riportano al mondo di Arno Schmidt, alla sua faunesca solitudine, alla sua prosa frammentaria, poetica, fortemente innovativa, a quel suo modo, assolutamente personale, di obbligare il lettore a collaborare come parte attiva alla costruzione del suo mosaico narrativo. Una suggestione visiva quindi, confortata però anche dalla consapevolezza, per ora solo iniziale, ma che spero di poter approfondire con le mie future letture, che Arno Schmidt, Uwe Johnson e Walter Kempowski rappresentano tre delle voci più geniali della pur ricca produzione letteraria tedesca del secondo novecento.

Qries