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letteratura italiana

Cataluccio, “Vado a vedere se di là è meglio”

FRANCESCO M. CATALUCCIO – “Vado a vedere se di là è meglio” – Sellerio

Conoscevo Francesco Cataluccio per aver letto due suoi scritti: “La guerra come claustrofobia”, postfazione a “L’ospedale dei dannati” di Stanislaw Lem, e “Maturare verso l’infanzia. Introduzione a Bruno Schulz”, lo scritto che conclude l’edizione Einaudi del 2001 de “Le botteghe color cannella”, da lui curato. Ho iniziato quindi a leggere con molte aspettative questo suo libro, irresistibilmente attirata, tra l’altro, dal bellissimo sottotitolo “Quasi un breviario mitteleuropeo”. Mi sono concessa il lusso del tempo, della rilettura in itinere, perché solo dopo poche pagine mi sono resa conto di aver trovato una formidabile guida per le mie future letture, o meglio, di aver trovato colui che mi faciliterà il compito di comporle, collegarle, riordinarle in un quadro che le renderà ancora più significative.

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